Una caratteristica che accomuna il salento a molte altre regioni d’Italia è l’amore della popolazione e dei turisti per le sagre e per le fiere, soprattutto se questi eventi sono molto legati alla tradizione di luoghi, città e culture culinarie popolari. Ma quali sono le sagre e le fiere da non perdere nel Salento? Vediamolo in questo breve elenco.
La Festa di San Paolo e il “tarantismo” a Galatina.
In questa cittadina, nella notte tra il 28 e il 29 giugno si celebra il Santo Patrono delle “Tarantate”. Spettatori, concittadini e “pizzicati” salentini si radunano davanti alla Chiesa madre per un rito fortemente connesso alle radici popolari della regione. Tra canti e balli a ritmo di tamburello, la Chiesa che in passato è stata scenar io di numerosi ed inspiegabili casi di “tarantismo” rivive tradizioni la cui origine si perde nella notte dei tempi inflatable santa.
La notte di San Rocco e la danza-scherma a Torrepaduli.
Ogni anno la notte tra il 15 ed il 16 d’Agosto, quando si rende omaggio a San Rocco, a Torrepaduli si può assistere alla “danza-scherma”, un rituale a metà tra una lotta ed una danza a ritmo di pizzica che mima un combattimento con delle spade (mimate con le dita delle mani).
La focara di Novoli.
E’ un enorme falò che viene accesso ogni anno la sera del 16 Gennaio per rendere omaggio a Sant’Antonio Abate.
Tantissime mani collaborano all’erezione di quello che è stato definito il falò più grande di tutto il Mediterraneo, con i suoi 20 metri di diametro ed i suoi 25 metri di altezza.
La Festa “te lu Mieru” a Carpignano Salentino.
E’ nient’altro che la “Festa del vino”, celebrata ogni anno, da trent’anni, la prima settimana di Settembre. Tra balli,
canti e brindisi alla stagione della vendemmia, la festa si conclude con una folle battaglia a colpi di sedano nota in dialetto come il “lanciu te lu laccìu”.
Il Salento è sempre più spesso associato al turismo di massa per via delle sue bellissime spiagge, la sua costa singolare, le sue numerose strutture ricettive ben attrezzate e a pochi passi dal mare cristallino.
Eppure, ciò che il turista porta via con sé a fine soggiorno, è l’amore per una terra ancora ricca di tradizioni e di folclore.