Sant”Antioco è la quarta isola d”Italia per estensione, si trova nella parte sud-occidentale della Sardegna ed è legata a questa tramite un istmo di terra, che la rende accessibile grazie a una normalissima strada che si percorre accanto al mare.
Sant”Antioco non ha la fama della Costa Smeralda o di altre località sarde meta di vip e vacanziari, ma offre molto a chi si lascia guidare dal desiderio di scoprirla e di conoscere le particolarità che la caratterizzano.
Sant”Antioco: la storia
Sant”Antioco è stata abitata fin dal periodo nuragico da popolazioni locali e nel IX secolo a.C. vi si insediarono i Fenici, che diedero origine all”insediamento di Sulki. Il termine Sulki deriva probabilmente dall”indoeuropeo e, richiamando il significato di “solco”, vuole probabilmente ricordare i golfi dell”isola.
Nel VI secolo l”isola passò sotto il dominio cartaginese e quindi, dopo le guerre puniche, divenne possesso dei Romani, con il nome di Sulci. Questo nome è poi andato ad indicare l”intero territorio in cui Sant”Antioco si trova e che ancora oggi è definito Sulcis.
Sant”Antioco è ricca di reperti che ricordano la sua storia. Di particolare interesse sono la zona detta Tophet, che è una particolare forma di necropoli e santuario tipico della civiltà fenicio-punica, e la necropoli ipogeica, che ha avuto origine durante il periodo punico e ha continuato ad essere utilizzata fino all”età imperiale. Dalla necropoli provengono corredi funerari ricchi e molto rappresentativi della società che li ha prodotti.
Sant”Antioco: il suo nome
Come si è passati da “Sulcis” a “Sant”Antioco”? Il nome dell”isola è dovuto al fatto che fu proprio il santo che si chiamava atoledo.com Sant”Antioco a portare il Cristianesimo in questi luoghi nel I secolo d.C. Di questo periodo restano delle catacombe e una basilica che è una delle prime chiese cristiane del Mediterraneo. La basilica contiene anche al suo interno le ossa del Santo, cui la popolazione locale è particolarmente devota.
C”è una festa in onore di Sant”Antioco, che si svolge ogni anno due settimane dopo Pasqua ed è una delle sagre più antiche della Sardegna.
Sant”Antioco: il bisso
Sant”Antioco si può vantare anche di essere uno dei pochissimi posti al mondo in cui si detiene il segreto della lavorazione del bisso. Il bisso è una fibra ricavata da un mollusco, la pinna nobilis e considerato che non ne è più consentita la pesca, si può immaginare quale valore abbiano i manufatti in
bisso, ormai rari e preziose.
Sono tante le particolarità dell”isola di Sant”Antioco, un posto tutto da scoprire: per gli appassionati di attività subacquee ci sono i ricchi fondali; per gli appassionati di enogastronomia i vini tipici della zona, come il Carignano; e per gli irriducibili amanti del relax al mare, delle spiagge bellissime e delle caratteristiche calette.